Chi è Papadopoulos e perchè protrebbe rovinare sia Renzi che Gentiloni
"Voglio che gli americani vedano cosa è successo. Essere spiati da Fbi/Cia, dal Regno Unito, dall'Australia e dall'Italia non è uno scherzo, specialmente quando lo scopo era tentare un colpo di stato e interferire nel processo democratico in America. Lo dirò per la prima volta. Attraverso i miei occhi".
Quando Robert Mueller, procuratore speciale statunitense, stava indagando sul Russiagate e la presunta influenza che il Cremlino avrebbe potuto avere durante il corso delle presidenziali del 2016, non pensava che avrebbe creato un simile effetto a catena dalle conseguenze internazionali.

Il protagonista della vicenda è George Papadopoulos consigliere di politica estera del candidato Trump durante la rocambolesca stagione delle primarie e delle successive battute della trionfante campagna elettorale.
Siamo ad inizio 2019 e l'inchiesta di Mueller sul Russiagate si fa più pressante e Papadopolus finisce a causa delle sue amicizie intime con gli ambienti russi che contano (si scoprirà che poi tali amicizie erano per lo più conoscenze presentategli da un professore maltese, tale Misfud, ad oggi scomparso nel nulla) sul radar dell'FBI. Da lì parte l'inchiesta sulla presunta manina russa che ha spinto Trump verso la presidenza e il procuratore speciale Mueller per mettergli pressione, nel tentativo di estorcergli qualche informazione condanna l'ex consigliere a 14 giorni di carcere.
Giunti al 26 marzo 2019 esce il libro confessione di Papadopolous : "Deep State Target". Questo viene presentato come resoconto di prima mano che dimostra il tentato di sabotaggio della campagna presidenziale di Donald Trump da parte di servizi di Intelligence americani e internazionali, tra cui quello italiano.
Russiagate contro Hilary? Forse, ma la battaglia delle Intelligence era tutto a danno di Trump
In Deep State Target Papadopolous racconta di una spystory ordita dal quel Deep State - la famosa "palude" di Washington in cui sguazzano spie, politici senza scrupoli e funzionari sleali - allo scopo di danneggiare non Hillary Clinton, come avrebbe cercato di dimostrare l'inchiesta di Mueller bensì proprio Trump.
Ma la vicenda non si esaurisce solamente in questa constatazione e ritorna attuale qualche settimana fa, il 19 agosto 2019 quando l'ex consigliere di Donald Trump intervistato da InsideOver, affermava che
"Tutto quello che posso dire è che a mio avviso, il rapporto dell'Italia [con gli Stati Uniti] non progredirà a meno che tutte le informazioni sulle attività di Joseph Mifsud e la Link Campus riguardanti lo spionaggio e il lavoro con le agenzie di intelligence americane contro di me e Trump nel 2016-2017 venga rivelato".

Come ha sempre sostenuto, il nostro Paese è "l'epicentro della cospirazione". Per questo il senatore Graham, vicino al presidente Usa, ascolterà Papadopoulos; intanto però su Twitter, l'ex consulente di Trump conferma di essere "in attesa di testimoniare" e anticipa i contenuti delle sue dichiarazioni.
"Il governo italiano dell'epoca (Renzi-Gentiloni) era pienamente in questo piano [...] Voglio che gli americani vedano cosa è successo. Essere spiati da Fbi/Cia, dal Regno Unito, dall'Australia e dall'Italia non è uno scherzo, specialmente quando lo scopo era tentare un colpo di stato e interferire nel processo democratico in America. Lo dirò per la prima volta. Attraverso i miei occhi".
In attesa di risvolti rimane la stessa domanda; perchè di Russigate se ne è parlato per mesi interi mentre di Papadopoulos non si è detto nulla?
Proprio recentemente il 19 agosto 2019