Sardine: l'antisemitismo sul palco

16.12.2019

L'uomo in foto a destra si chiama Suleyman Hijazi; fieramente sorride accanto alla sua consorte, la quale ha attacco in tutti i modi la nostra politica qualche minuto prima dal palco delle Sardine a roma lo scorso 14 dicembre 2019.
Chi è Suleyman Hijazi, l'uomo che felicemente viene invitato dal movimento delle Sardine? 

Secondo molti un membro di Hamas, ma lui nega ogni coinvolgimento con l'organizzazione, ma andando a spulciare il suo profilo Facebook escono cose interessanti, tra le quali un post dove scrive:



"La giornata della memoria non deve essere strumentalizzata nè dagli ebrei nè dai politici"


Aggiunge anche  che la Palestina vive da 70 anni quello che gli ebrei hanno vissuto solamente negli anni della seconda guerra mondiale e conclude il post dicendo che "mostrarsi vittime" ovviamente riferito agli ebrei "non porterà da nessuna parte"

La mia domanda sorge spontanea, dopo aver accolto questo personaggio, non vi vergognate a sostenere falsamente la Segre? Non vi vergognate ad aver messo in piedi un teatrino nazionale per qualche leone da tastiera mentre il 14 dicembre hanno parlato davanti ad una folla immensa persone chiaramente antisemite?  Non vi rendete conto che è una contraddizione enorme, da una parte stracciarsi le vesti per gli insulti antisemiti della Segre e poco dopo accogliere uno che fa parte di un movimento che odia gli ebrei in quanto tali e non Israele in quanto Nazione? 

Ricordo che per chi fosse distratto che il presidente palestinese Abu Mazen solamente qualche mese fa , aveva sostenuto che la "Shoah è stata causata da comportamenti sociali degli ebrei", un pò come dire: "se la sono cercata". 


Come se non bastasse in un programma per bimbi della tv di Hamas, Al-Aqsa, si invitano i piccoli palestinesi a prendere a pugni, lanciare pietre e sparare a tutti gli ebrei. Il video risale al 2 maggio 2014

 Il video che testimonia lo "spirito educativo" di Hamas risale al 2 maggio 2014 ed è stato ripreso dall'istituto di ricerca Palestinian Media Watch. Non è la prima volta che la tv dell'organizzazione terroristica che governa  Gaza pubblicizza l'uso della violenza contro gli ebrei in programmi tv destinati ai bambini.

Di seguito, la traduzione del video.

Conversazione telefonica fra Nahul l'ape e Qais, un bambino di Jenin (Giudea e Samaria).
Nahul l'ape, (adulto in costume): Ascolta, mio amico. Ci sono ebrei dove abiti tu?
Bambino (Qais): No. Non al momento.
Nahul: Ho sentito che vengono da te ogni giorno.
Bambino: Sì, ma non oggi.
Nahul: Ascolta, amico; fai così con le mani (mostra i pugni), e quando vengono di nuovo da te, picchiali; fagli la faccia rossa come un pomodoro.
Bambino: Inshallah, così possiamo liberare la Palestina.
Nahul: Inshallah.

Nahul parla con la presentatrice tv, una bambina di nome Rawan
Nahul: Al mio amico Qais, Rawan, gli ho detto di prendere una pietra, e quando gli ebrei arrivano, di gettargliela addosso.
Presentatrice: Certo, i vicini ebrei.
Nahul: Per abbatterli.
Presentatrice: Se i vicini sono ebrei o sionisti? Certo...

La bambina presentatrice Rawan parla con Tulin, un'altra bambina nello studio.
Presentatrice: Tulin, perché vuoi diventare un poliziotto? A chi ti ispiri?
Tulin: A mio zio.
Presentatrice: Quale zio?
Tulin: Ahmed.
Presentatrice: Lui è un poliziotto? Ok, e cosa fa un poliziotto?
Nahul (adulto con il costume di ape): Dà la caccia ai ladri, e alla gente che crea problemi.
Presentatrice: E spara agli ebrei. Giusto?
Bambina: Sì.
Presentatrice: Vuoi essere come lui? Inshallah, quando sarai grande.
Bambina: Così posso sparare agli ebrei.
Nahul l'ape ride.
Presentatrice: Sparare a tutti gli ebrei? A tutti gli ebrei?
Bambina: Sì.
Presentatrice: Bene.

Non è una critica contro quelle  Sardine che di buona volontà si sono recate in piazza san Giovanni a manifestare i migliori propositi, ma la critica è rivolta  contro chi organizza queste manifestazioni, che ben conosce le idee politiche di ogni speaker che si appresta a parlare sul palco.

Le citazioni di Hamas e dei suoi membri fieramente antisemitiche non sono cosa rara, ad esempio l'esponente di Hamas Mustafa al-Lidawi ha accusato gli ebrei di preparare dolci per la festa di Purim impastandoli con il sangue di non ebrei.

In un articolo pubblicato 1 marzo 2018  dall'agenzia palestinese Ma'an (e diffuso in inglese dal Middle East Media Research Institute), Mustafa al-Lidawi scrive che 

"i popoli europei volevano che gli ebrei abbandonassero i loro paesi per salvarsi dalla loro malvagità, e questo perché gli ebrei che vivevano in Europa preparavano sempre grandi dolci in occasione della festa di Purim, ma questi dolci erano mescolati con il sangue di una vittima scelta fra i non ebrei, il più delle volte un bambino".

L'articolo prosegue accusando gli ebrei di ogni crimine, immoralità e corruzione verificatisi in Europa. E conclude: 

"Questa mentalità e questa antica natura degli ebrei non sono cambiate: traggono gioia dal sangue degli altri, tengono le loro celebrazioni a spese dei sospiri e dei lamenti delle vittime che hanno torturato, e fondano la loro felicità sul dolore altrui".

Al-Lidawi pubblicò un articolo simile nel 2013, in occasione di Pesach, la pasqua ebraica, in cui affermava che gli ebrei usano abitualmente il sangue di un bambino cristiano per impastare il pane azzimo.

Tutti uniti per la Segre, ma tre giorni dopo le Sardine che tanto amano la pace e l'amore ci fanno sentire parlare  persone che pensano che uccidere gli ebrei sia cosa buona e giusta.

Filippo Sardella- Blog 
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